Tito Cesare Canovai
Description
Già insegnante al convitto Cicognini di Prato e al liceo Michelangelo di Firenze, dal 1921 fu presidente della sezione pratese dell’Associazione Nazionale Combattenti.[1] Iscrittosi al Partito Nazionale Fascista, nel settembre 1922 venne nominato segretario del fascio di Prato, rimanendovi fino al marzo 1923, quando fu eletto sindaco della città.[1] Nel 1924 venne eletto deputato con 10 047 voti alla Camera del Regno d’Italia nella XXVII legislatura.[2] Nel febbraio 1927 venne confermato podestà di Prato a seguito la riforma amministrativa voluta dal regime fascista, ma lasciò la carica nel mese di ottobre per intraprendere la carriera prefettizia.[1] Fu prefetto di Pescara (1927-1930), di Viterbo (1930-1936), di Cagliari (1936-1940), di Perugia (1940-1943) e di Verona (giugno-settembre 1943).[3]